La Montagna dei due innamorati o della felicità
 
C'era una volta nel Paese del Sol Levante, l'era di pace e amore del mio amato Mikado Nintoku-tennò e con lei, qualche momento di pura tristezza.
Dovete sapere che quando per qualche grave motivo familiare una relazione era impossibile, i due amanti infelici piegavano le loro ginocchia e dopo aver chiesto il permesso alle divinità di accettare il loro amore in eterno, salivano verso la cima innevata del vulcano e si gettavano giù in qualche strapiombo o chi (raramente) riusciva ad arrivare in cima, si buttava nella bocca del grande cratere, per perire insieme cadendo al precipizio sulle rocce ed entrare per magia all'interno il centro del cratere nel mondo degli eterni innamorati o dei grandi Sensei e Mikado mai trovati.
 
 
 
La storia che vi sto per raccontare, appartiene a due giovani innamorati di nome Aiko e Kasumoto, vissuti nel tempo dorato del mio amato Mikado Nintoku-tennò.
Aiko era figlia di una famiglia benestante, mentre Kasumoto era figlio del capo della servitù della famiglia di Aiko e pertanto i due giovani crebbero insieme forti e belli.
Il padre di Aiko aveva promesso sua figlia a un emissario vicino alla Famiglia Imperiale del Paese del Sol Levante e mai e poi mai poteva mancare alla sua parola data, mentre Kasumoto, grazie ai sacrifici dei genitori, aveva intrapreso lo studio e la via della diplomazia.
Kasumoto e Aiko si incontravano in segreto e immersi nel naturale e affascinate paesaggio giapponese in cui hanno forgiato la loro giovinezza, vissero momenti indimenticabili che rafforzarono il loro già forte amore.
                                                                                                  
Un giorno, circondati dal canto degli uccelli, Kasumoto sentii un rumore di cavalli e pensò che fosse il padre di Aiko o chi per lui, venuto a cercarla. I due si nascosero all'interno del tronco di un centenario albero di cipresso e stretti tra loro, aspettarono che i due solitari viaggiatori se ne andassero dal loro sacro luogo d'amore ma, il caso volle che i due furono affascinati da quel luogo e decisero di fare una sosta proprio accanto all'albero di cipresso.
 
Entrambi i ragazzi furono affascinati dalla presenza e dal comportamento dei due viaggiatori accanto a loro e non seppero trattenere a lungo il loro pianto causato dal loro amore oppresso e così decisero di uscire fuori dal tronco e Kasumoto si gettò in ginocchio davanti a coloro che credeva che fossero mandati dal padre di Aiko e disse a loro: "Vi prego, lasciateci morire in questo nostro luogo d'amore" I due viaggiatori solitari si guardarono con incredulità per quel che era successo in pochi secondi davanti a loro e, uno dei due, dopo aver ascoltato attentamente la loro calorosa storia, si alzò e  scrutando attentamente i due innamorati, disse a loro con un'autorità che fece smettere di cantare gli uccelli: "Chi è quel padre che vuole tagliare le ali dell'amore a sua figlia e al suo domani? - Possibile che non c'è nessuno che possa difendere il vostro amore? "  Con le guance solcate di lacrime, i due innamorati erano li davanti a quell'imponente personaggio venuto dal nulla, che aveva permesso a loro di avere una speranza che il loro amore potesse essere vissuto non solo in solitudine, ma anche in compagnia di altre persone e con questa speranza si sentì nell'aria la voce della dolce Aiko che disse: "Solo il grande e buono Mikado Nintoku-tennò può dare giustizia al nostro amore e per noi comuni mortali è impossibile arrivare a lui." - Il secondo viaggiatore che era rimasto seduto per tutto il tempo ad ascoltare la storia dei due innamorati, decise spinto da un impulso misterioso di alzarsi, guardare la dolce ragazza nascosta dietro le spalle del suo amato e guardando i loro occhi disse rivolgendosi all'impotente figura del suo compagno di viaggio: "L'Amore perfetto è una cosa rara, viverlo anche per un breve tempo, non sarebbe una vita sprecata." - Poi guardò il suo compagno e rivolgendosi ancora ai due innamorati disse: "Non perdete la speranza che il vostro amato Mikado ascolti le vostre preghiere: Sappiate che malgrado la distanza che separa il grande Mikado Nintoku e i loro sudditi, egli, ha chiesto alle divinità del sacro Fuji di mettere fine ai continui suicidi d'amore sul sacro monte e di portargli per primo quelle giuste e calorose invocazioni d'amore e sono certo che la vostra è già stata da Mikado ascoltata"
 
Venne il tempo anche per Kasumoto e Aiko di ritornare nelle proprie case e di darsi la promessa di ritrovarsi il giorno dopo nel loro ormai non più segreto posto d'amore. I due innamorati tornarono nelle loro case e trovarono il paese in festa. Aiko, chiese a suo padre quale evento a lei sconosciuto si dovesse festeggiare in paese e lui le rispose che il grande Mikado aveva deciso in quel giorno che sette giorni dopo avrebbe fatto da testimone a un matrimonio segreto per il quale nessun padre avrebbe potuto ostacolare la sua imperiale benedizione. Venne il settimo giorno di preparazione della festa imperiale del paese e sorpresa delle sorprese, bussò prima alla porta della famiglia di Kasumoto e successivamente a quella della dolce Aiko, Kami, il più fedele dei messaggeri di Mikado Nintoku-tennò e disse loro dopo essere stato riconosciuto come uno dei due viaggiatori solitari* che erano stati scelti come i due innamorati che Mikado Nintoku-tennò doveva unire per tutta la vita.
 
Per ordine di Mikado, ci fu in paese una grande festa che durò altri sette giorni e da tale festa tutti gli innamorati nascosti furono stimolati a credere a un domani più lucente.
 
                                                                                        
Aiko e Kasumoto, chiesero la benedizione imperiale per andare in viaggio di nozze su in cima al al Sacro Fuji e Mikado Nintoku la concesse e disse ad alta voce: "Sudditi miei, sappiate vedere nei vostri figli, l'immagine più perfetta che è in voi" - Rivolse il suo imperiale sguardo verso Kami, suo gemellcoo in Spirito e continuò la sua benedizione: "Alcuni giorni fa, sono stato colpito dal pensiero di una persona a me cara, che sosteneva che l'Amore perfetto è una cosa rara e che coloro che lo avessero vissuto anche per un breve tempo, non avrebbero vissuto una vita sprecata.
Io, Mikado Nintoku, concedo la mia benedizione a Kasumoto e a Aiko e li titolo puri rappresentanti del mio regno nel mondo e che nessuno osi ostacolare il loro amore".
Aiko e Kasumoto, ci misero sette giorni per arrivare in cima e ringraziare le divinità e chiesero loro, in nome del loro amato Imperatore, di chiudere l'interno del sacro cratere agli innamorati. 
 
                                                                                        
* Dovete venire a conoscenza che Mikado Nintoku-tennò e il suo gemello in Spirito Kami, si inoltravano sovente travestiti da monaci in misteriosi viaggi che avevano il fine di andare a meditare nelle sette segrete caverne e in quei tre segreti sentieri che portavano i loro lucenti corpo composti da luce e stelle in cima al sacro Fuji.
La loro storia la troverete amplificata nel primo sito di Mikado Francescoji: www.mikadoFrancescoji.it
  

 
Da quel momento, la più sacra montagna del Paese del Sol Levante non era più vista come il Monte della morte o del terrore, bensì gli è stato a lui aggiunto il nome della
 
                                                                                                       
 
                                                                                        "Montagna in fiore o la Montagna dei due innamorati o della felicità".
                                                                                                                                               
Finisce così questa favola breve e se ne va ...
Ma aspettate, e un'altra ne avrete.
"C'era una volta nel Paese del Sol Levante..." Mikado Francescoji dirà e un'altra favola comincerà!...

 

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