I sacri vortici del Fuji

 

La geobiologia é la scienza che studia la "risonanza della macchina umana" immersa nel campo di forza creato dall'irraggiamento cosmico e gravitazionale della Terra. Ci sono tre luoghi speciali nel Fuji in cui si registrano anomalie elettromagnetiche o del campo gravitazionale che grandi Sensei di Spirito sentono muoversi invisibili energie "mistiche". Questi "vortici" di energia spirituale sbocciano da tre punti sacri e segreti (come le tre grotte segrete...) da sempre considerati come templi per la preghiera e la meditazione.

Per gli antichi e rari Sensei del Giappone il Fuji é una sacra montagna magica: in tre punti segreti ci sono "vortici" d'energia mistica.

 

 

Si sale la vetta nella posizione di rispetto e preghiera interiore e ci si abbandona alla forza rigenerante dei mulinelli d'energia che si sprigionano nei tre punti segreti che rappresentano il passato, presente e il futuro o in senso religioso la Trinità: "Padre, Figlio e Spirito Santo”...

 

Alcuni giapponesi credono che la montagna sia "gravida di luce" e che all'interno del suo vulcano ci sia una centralina che irradia energia esoterica ed energetica. Si cammina per un massimo di sette ore seguendo un tragitto segnato per arrivare alle successive cinque delle dieci stazioni di riposo al fine di raccogliere un'energia che i grandi Sensei vedono condensarsi in turbinii di polveri fosforescenti a forma di dei alati o fanciulle albero inviate dalla dea dei ciliegi. Il vortice più accessibile é quello della cima e qui si può fare la "meditazione del Fuji ( un giorno, un mio allievo mi disse dopo averla provata: Mikado è fortunato chi la vissuta e chi la conosce...)" godendosi la più bella aurora che i nostri poveri occhi umani possono vedere.

Il Fuji é la montagna più famosa del Giappone: le rocce imbottite di antica lava agiscono da potenti magneti e creano "vortici" d'energia che "purificano, disintossicano e rivitalizzano il corpo e soprattutto lo Spirito".

I "cacciatori di vortici" che gironzolano attorno al Fuji erano chiamati dal mio amato Mikado Nintoku-tennò i

 

 

"Guerrieri dell'Arcobaleno o del Silenzio assoluto..."

  

La tecnica dell’energia del Kuryama

Per assorbire i raggi verdi irradiati dalle piante sul pendio o Kuryama ( tra la 5° e la 6° stazione...) del Fuji, si dovrà scegliere prima di tutto una pianta sana e a piacere (sono tutte di media età 300 - 400 anni) e accostarsi con sensibilità. Le gambe sono leggermente piegate, i piedi arricciati. Con la pianta del piede si potrà assorbire lo Yin Qi della terra. Le mani all'altezza dei fianchi saranno invece rivolte all'albero per "assorbire" nel momento dell'inspirazione il Qi verde e salutare ed espellere, durante l'espirazione, il Qi organico esaurito. Ci si può anche massaggiare ai tronchi più nodosi per armonizzare la circolazione del Qi e rivitalizzarsi dell'energia del Fuji.

 

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