Il sacro rispetto per il Monte Fuji
 
                                    
                                                                                             
 
Il significato spirituale dell'ascensione sul Fuji e delle montagne in generale
 
La mattina del 05 Luglio 2001, dopo tre giorni di permanenza piovosa e di contatti notturni con le sue Divinità, mi sveglio sentendo un particolare calore interiore e mi alzai con una incredibile gioia. Mi avviai verso l'altra parte dell'albergo, per ritrovarmi come quotidiana abitudine insieme agli altri 35 componenti del "Progetto 70" per fare la ricca colazione giapponese e dopo circa duecento metri sentii un forte calore che toccava la mia schiena e circolare con grandissima velocità all'interno della colonna vertebrale fino a risvegliare del tutto la mia "Kundalini".

 

 
                                                                                                                  
" Mikado Francesco, riceve il divino dona da parte di Sua Maestà il Fuji..."
 
Girandomi di scatto vidi le divinità del Fuji fare partire dal cielo un fascio di energia viola, che aprendo le nuvole donava al mio povero Spirito la gioia oltre la gioia, una bellissima, indimenticabile e maestosa immagine del Fuji composta dalle nuvole a "cappello sul cratere", in segno di profondo rispetto e amore nei miei confronti. Subito dopo le prime 8  "Divinità del Fuji (coloro che mi hanno cresciuto...) " mi invadono con quella incredibile ondata di affetto celestiale, composta da un visibile fascio d'energia viola, che investe il mio completamente povero Spirito, facendomi provare quella sensazione che io, Mikado Francesco chiamo: "Pace dei sensi o Illuminazione"*...
 
*Il Fuji e due antiche leggenda giapponese: 1°. "E’ scritto nel "grande libro" che quando il Fuji copre la cima del suo largo cratere  a forma di cappello con bianche nuvole, lo fa solo per dare il benvenuto a un Mikado o un grande Sensei"...; "Chi ha avuto la fortuna di scorgere il Fuji-san in "carne e ossa" ritornerà in Giappone per essere "Luce e Stelle"...
 
Il mio cuore andò subito in collegamento con le grotte segrete del Fuji, con le vette del Tibet, le montagne Himalayane, “Il Tetto del Mondo” oppure i “Pilastri del Mondo”, lì dove attraverso misteriose e invisibili grotte parte l’Amore divino per il mondo intero...
Dal nulla vidi davanti ai miei occhi la cima del sacro Monte Fuji che salivano maestosa in alto come se qualcuno le alzasse dal basso, e il mio cuore andò subito in collegamento con le grotte segrete del Fuji, con le vette del Tibet, le montagne Himalayane, “Il Tetto del Mondo” oppure i “Pilastri del Mondo”, lì dove attraverso misteriose e invisibili grotte parte l’Amore divino per il mondo intero…
Prima di inoltrarmi verso quella cima tagliata davanti a me, mi ricordai di un profondo insegnamento ricevuto nelle mie prime uscite fuori dal corpo con le prime due divinità del Fuji, Gesù e Mikado Nintoku-tennò al riguardo della montagna:
 
“ Mio caro Francesco, sappi il profondo significato spirituale dell'ascesa verso la sacra cima del Fuji o delle montagne in generale. Loro, sono le grandi cattedrali della terra, con i loro portali di roccia, i loro mosaici di nubi, i loro cori di ruscelli, i loro altari di neve, le loro volte di porpora scintillante di stelle che s’inchinano al cospetto del Padre Unico. Devi venire a conoscenza di un’antichissima tradizione che risale all’inizio dei tempi, che ha sempre identificato la cima della montagna come la sede di Dio. Quando ti troverai a scalare il “Monte di Dio o Fuji” o una qualsiasi montagna, sappi fermarti in piena coscienza sia alla partenza della tua ascesa, che a  un metro sotto la sua cima per un senso profondo di Mistico Rispetto e di deferente omaggio verso la casa di Dio. Lui, il Padre Unico in quel momento ti apre la “Porta del Paradiso…” quel paradiso che tu hai saputo ricostruire in terra… ”.
 
Mi fermai con profondo rispetto alla quinta stazione, subito dopo aver toccato la grande porta che indica il sentiero kuryama, chiedendo alle divinità che mi hanno cresciuto nello Spirito, di accettarmi e di  aiutarmi a causa delle mie disastrose condizioni fisiche ( frattura al migliolo sx., entrambe le caviglie gonfie e i menischi lesionati) e investito da una calorosa energia a me conosciuta, decisi di iniziare la mia ascesa verso la cima della mia sacra montagna del Fuji. Passai la seconde e ultima sacra porta che purificarono sia il mio corpo emozionale che mentale e finalmente davanti a me vi era solo la cima e il cratere del maestoso Fuji. Mi inchinai prima di passare l’ultima porta e chiesi alle Divinità di purificare il mio corpo spirituale di luce e amore divino e quando riconobbi su di me il loro immortale amore nei miei confronti, mi alzai, passai la sacra porta o Torii e ripresi la scalata trovandomi senza difficoltà in cima davanti ad un pilastro di marmo alto circa tre metri, che aveva quattro facciate con una dedica nelle quattro lingue principali:
 
                                                                                                
 
Italiano: Che la Pace Regni sulla Terra…; Giapponese: Sekaijinrui-ga Heiwa-de Arimasuyoni…; Inglese: May Peace Prevail on Earth…; Francese: Puisse la Paix Regner dans le Monde…
 
Guardai il dipinto divino davanti ai miei occhi e compresi il perché il Fuji è chiamato il “Monte di Dio”, con quella immagine dentro la mia mente, decisi di sdraiarmi sul muretto (dietro di me) alla mia destra e  senza rendermi conto del vuoto che c’era sotto di me entrai in comunione con le Divinità del Fuji attraverso la “Sacra Meditazione” che loro mi hanno insegnato al fine di assorbire il loro immortale amore nei mie confronti.
Mi raccomando: Amate e Rispettate il sacro Fuji o quella che sia la vostra sacra montagna e vedrete che la vostra ascesa sarà accompagnata da un amore che non appartiene al mondo terreno...
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