Cultura

 

Fino al secolo scorso l'arte giapponese era influenzata principalmente dalla Cina e dalla Corea, ma ciò non escludeva la presenza di un'estetica tipicamente giapponese. Il gusto giapponese è caratterizzato dall'interesse per l'effimero (come nell' 'ikebana', l'arte della disposizione dei fiori), per il disadorno e per le forme che riflettono la casualità della natura. I Giapponesi hanno anche un dono per gli aspetti caricaturali, che si manifesta dagli antichi dipinti zen a inchiostro fino ai manga (fumetti) contemporanei. Molte opere esprimono passionalità e impetuosità nonché un interesse per gli aspetti grotteschi o bizzarri, come nei rotoli buddhisti che raffigurano gli orrori dell'inferno o nelle rappresentazioni stilizzate delle parti del corpo delle xilografie dell'era Edo.
L'estetica giapponese si manifesta in una vasta gamma di applicazioni, dai graziosi santuari shintoisti e dai templi buddhisti agli elaborati castelli e alle case dalla struttura sottilissima che consente loro di restare fresche in estate ma di sbriciolarsi durante i terremoti. L'importanza attribuita alla precisione della composizione fisica è evidente nei giardini giapponesi, che sono meticolosamente progettati anche se possono sembrare lasciati al caso.

 

 
 
Le due più famose forme teatrali giapponesi sono il 'kabuki' (teatro melodrammatico) e il no (teatro formale in maschera), che potete vedere entrambi a Tokyo, Kyoto e Osaka. La musica antica gaguku utilizza i tamburi e strumenti giapponesi simili al liuto, alla cetra, all'oboe e al flauto. La musica pop è molto diffusa, i gruppi locali in genere sono formati da un cantante di bell'aspetto ma senza alcun particolare talento musicale. Ultimamente hanno molto successo i gruppi punk femminili.
Quasi tutta la letteratura giapponese antica è stata prodotta da autori di sesso femminile, in parte a causa del fatto che gli uomini preferivano i caratteri cinesi mentre le donne utilizzavano la scrittura giapponese. Una di queste scrittrici è Murasaki Shikibu, autrice di quella che forse è la più importante opera letteraria del Giappone, la Storia di Genji', che narra gli intrighi della vita di corte. Un poeta che ancora oggi gode di grande considerazione è Matsuo Basho, inventore nel XVII secolo della poesia 'haiku'. Tra gli autori più moderni citiamo il controverso Yukio Mishima, il provocatore Murakami Ryu e l'anticonformista Banana Yoshimoto.
In Giappone convivono l'uno accanto all'altro lo shintoismo (la religione indigena del Giappone), il buddhismo (originario dell'India), il confucianesimo (che è più un codice etico che una religione ed è giunto dalla Cina) e perfino il cristianesimo. Queste religioni rivestono tutte un ruolo rilevante nella vita sociale giapponese contemporanea, e in qualche modo determinano la mentalità giapponese. Lo shintoismo nacque dal timore suscitato da fenomeni naturali quali il sole, l'acqua, le rocce, gli alberi e perfino i suoni: a ciascuno di essi venne attribuita una divinità e in luoghi particolarmente sacri furono costruiti templi per venerarli. Molte credenze shintoiste furono incorporate nel buddhismo giapponese dopo la sua introduzione nel VI secolo.
 
         
La cucina sarà uno degli aspetti più interessanti della vostra visita del Giappone e gli appassionati di avventure culinarie saranno lieti di sapere che i piatti tradizionali vanno ben oltre il sushi, il tempura e il sukiyaki, le specialità più note all'estero. Fatta eccezione per gli shokudo (locali che offrono vari tipi di cucina) e gli izakaya (l'equivalente delle birrerie che servono anche da mangiare), in genere i ristoranti giapponesi sono specializzati in un solo tipo di cucina. Nei locali 'okonomiyaki' gli avventori scelgono un misto di carne, pesce e verdure e lo fanno cuocere immergendolo in una pastella vegetale a base di cavolo, mentre i 'robatayaki' sono semplici locali specializzati in pietanze alla griglia. Ci sono poi vari tipi di ristoranti in cui ci si cuoce il cibo da sé al proprio tavolo; in questi posti potrete gustare il sukiyaki (manzo a fette sottili, verdure e tofu cotti nel brodo), lo shabu-shabu (carne e verdure cotte nel brodo e poi immerse in una salsa) o il namebono (un pasto conviviale in cui ciascun commensale prende il cibo crudo da un vassoio e lo fa friggere in un tegame comune). Per spendere poco potete limitarvi all'umile 'shokudo' oppure ricorrere ai 'bento' (pasti a menu fisso) che trovate nei ristoranti più economici o nei self-service.
Il consumo delle bevande alcoliche è il collante della società giapponese. Praticamente tutti gli adulti, di sesso sia maschile sia femminile, bevono alcolici e lo stesso fa buona parte degli adolescenti. La bevanda preferita è la birra, che è reperibile ovunque; potete acquistarla ai distributori automatici e perfino nei templi che offrono il pernottamento. Il sake (vino di riso) viene servito caldo o freddo e quando è caldo va diritto alla testa. Il tè verde contiene molta vitamina C e caffeina; è una bevanda molto salutare e dissetante e si dice anche che aiuti a prevenire il cancro.
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