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Montagne sacre del Giappone
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ragioni legate tanto alle idee cinesi, buddiste e prebuddiste, quanto al vago
"amore per la natura" dei giapponesi, il paesaggio ha una parte dominante
nella religione medievale giapponese. Naturalmente "paesaggio" significa
"montagne",
perché in Giappone la maggior parte del paesaggio consiste di montagne e di
valli. Nel buddismo giapponese c'era una tendenza ad affermare che montagne,
valli, fiumi ecc. (in altre parole, l'intera natura) non simboleggiavano
soltanto, ma erano l'Illuminazione....
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concetti buddisti di paradiso e inferno erano proiettati su innumerevoli
montagne. Nella cosmologia giapponese ortodossa, un immenso monte chiamato
Shumisen sta al centro dell'universo. Al di sopra della sua cima, che è il
Cielo Tóri, si elevano, in successivi livelli, cieli sempre più eterei, mentre
al di sotto, sulla terra, ci sono molteplici livelli di inferni. I monti
giapponesi ospitavano a volte diversi paradisi. Il Monte Kasuga era associato
col Paradiso Fudaraku di Kannon, col Picco dell'Avvoltoio, dove il Buddha
predicò il Sutra del Loto, e con altri ancora. E aveva anche un inferno. Lo
stesso si deve dire del Monte Hiei. Il Monte Fuji poi era coronato da ogni
specie di paradisi, e il suo inferno divenne famoso dopo il XIII secolo. Gli
inferni vulcanici di Tateyama sono vivacemente descritti in diverse leggende...
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monti più famosi, nei nostri racconti, sono le Montagne Omine, a sud di Nara.
Furono venerate fin dai tempi più remoti e un'aura sacra le circonda anche
oggi. Il Picco d'Oro (oggi Sanjó-ga-take sulle carte giapponesi) è la vetta
più alta della catena. Nel racconto Il Dio del Fuoco e del Tuono vediamo
descritti tanto il suo paradiso che il suo inferno. Una leggenda tramanda
l'impudente storiella che il Picco d'Oro fosse in origine una vetta del Picco
dell'Avvoltoio, in India, volato in Giappone nel 552 d.C.; il che significa
che la montagna non è altro che la Dottrina stessa di Buddha. Diverse leggende
(L'oro del Picco d'Oro) affermano che il Picco d'Oro è pieno d'oro, anche se
non v'è traccia d'oro nelle Montagne Omine. Piccoli buddha d'oro recentemente
scoperti nel recinto del tempio sul Picco d'Oro furono probabilmente offerti
al santuario dell'Imperatore Uda (L'imperatore e il fantasma e Il fantasma
indiscreto) nel 900; e il nobile Michinaga del racconto Il miglior amico
dell'uomo vi fece un grandioso pellegrinaggio nel 1007....
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- Il Monte Iwadono è
una montagna della roccia 637 metri nel nord di Otsuki-shi. La zona
intera della montagna è la rovina del castello di Iwadono, il castello
prominente nel periodo medioevale del Giappone ed è famosa per i fiori
della ciliegia (vedi immagine).
Potete raggiungere il picco dall'ascensione in circa un'ora, è popolare
come percorso conveniente. Mt.Fuji si leva in piedi magnifico oltre la
città di Otsuki.
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- Le
montagne sacre in Giappone, oltre a essere paradisi o inferni buddisti,
avevano anche le loro proprie divinità locali. Particolarmente famoso era Zaò
Gongen, il dio delle Montagne Omine: dice la leggenda che fu chiamato
all'esistenza sulla terra dallo stregone Eri no Gyòja (citato nel racconto E
maestro dei fiumi e delle cascate), perché fosse una specie di guida per il
popolo del Giappone. Zaó Gongen è strettamente legato a divinità buddiste
della collera, come Fudó, e ha infatti un aspetto feroce. E’ divenuto il
divino patrono della tradizione ascetica della montagna, fondata da Eri no
Gyója, e le sue immagini si possono trovare su molte montagne giapponesi....
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